L’assioma della modernità coinvolge tutto, anche una vecchia professione come quella dell’avvocato deve diventare innovativa e all’avanguardia.
A riuscire in questo intento è Carlo Carmine, “ex professionista” nel settore della difesa e gestione del patrimonio, divenuto oggi imprenditore e fondatore, insieme all’avvocato Simone Forte e al dottor Mario Cerrito, di quella che è considerata la prima azienda legale in Italia.
Operante in un settore chiave per la vita professionale e familiare degli imprenditori e dei professionisti di successo, CFC Garanti del Contribuente si occupa di ricorsi avverso l’Agenzia delle Entrate Riscossione (ex Equitalia) e di tutela patrimoniale attraverso lo strumento del Trust.
Fin qui, anche se in pochi sanno che è possibile impugnare e annullare un debito, una cartella esattoriale, un’ipoteca o il del proprio pignoramento conto corrente o blindare il proprio patrimonio grazie al Trust, poco di innovativo, eppure è nel come i processi si svolgono che esiste la novità assoluta.
“Garanti del Contribuente”, infatti, attraverso il web, a processi di Lead Generation gestiti da Funnel, all’intelligenza artificiale, all’uso del CRM, a un meticoloso processo di branding, a Lead Nurturing, all’uso di canali Telegram, Facebook ADs e Google Adw, si è posta come volano per coloro che svolgono la professione di avvocato e non solo, aiutando nel solo 2018 oltre 1174 imprenditori e professionisti riuscendo ad annullare il debito e tutelare i propri beni e patrimoni da ogni rischio.
Rivoltare la propria azienda, il proprio modus operandi e la propria attività è davvero possibile? Ma quanto le è occorso per ottenere questo cambiamento?
“Cambiare è necessario. Oggi ogni professionista deve farlo o rischia di non sopravvivere al Digital. Non è stato facile per me ribaltare ogni cosa ma oggi ringrazio ogni autore dei libri che ho letto, ogni relatore dei corsi che ho frequentato, ogni formatore che ho incrociato e ogni membro della mia azienda che se è così cresciuta è perché ha saputo e voluto credere in un progetto”.
Parla di crescita e cambiamento, può dare concretezza a queste affermazioni?
“Assolutamente sì! L’impatto del digital e i cambiamenti che abbiamo voluto accadessero sono stati tanti molto importanti.
Inizio dal diventare “da professionista a imprenditore” ovvero da studio con 11 collaboratori a realtà con 37 collaboratori, 104 avvocati in tutto il territorio nazionale e 87 consulenti.
Poi l’esigenza di ottimizzare i processi e rintracciare i clienti dal web. Le Facebook Ads e Google Adw ma anche il remarketing, la pubblicazione di un libro (BestSeller Amazon e 1° nella sua categoria a oltre un anno dalla pubblicazione), passando da un fatturato di 300mila euro annui del 2017 a oltre 5 milioni di euro nel 2018”.
Scusi, che strumenti e persone ha usato per riuscire in questo?
“Mi sono avvalso dei migliori e come prima decisione da “imprenditore” ho assunto in azienda un Funnel Manager, il Funnel Manager per l’esattezza: Giovanni Perilli. Con lui che è un dominatore degli strumenti, abbiamo fissato strategie e tecniche di marketing riuscendo a far crescere il fatturato in modo esponenziale al punto da accedere nel 2CommaClub che è un “club” riservato a coloro che in un anno hanno superato il milione di euro con il funnel di vendita. Noi, nello specifico, siamo risultati i migliori in assoluto perché, pur competendo con mercati di gran lunga superiori ai nostri (si pensi al fatto che ci rivolgiamo a un pubblico italiano e ci confrontiamo con mercati orientali e inglesi) abbiamo ottenuto risultati anche quattro volte superiori al secondo.
La cosa più bella è ricevere dagli americani risposte tipo “Wow” e “It’s Amazing” al racconto dei nostri numeri”.
Quali saranno i prossimi progetti?
“Anzitutto ci siamo già attrezzati per mettere altri imprenditori e professionisti nelle condizioni di ottenere risultati come i nostri realizzando funnel per loro; poi abbiamo dato forma a un’idea ambiziosa sviluppata con il dottor Angelo Fasola. Si tratta di un progetto chiamato “TrustMeUp” la cui Vision è quella di disegnare un nuovo modello di business, creando una nuova economia attraverso il sostegno di progetti legati a Team, Associazioni ed Enti del mondo Sportivo e del Charity. La piattaforma, realizzata in 7 lingue, avrà come tecnologia abilitante, la blockchain, che permette di rendere tutto trasparente, democratico ed inviolabile.
TrustMeUp – Passions Pay: il nostro payoff lo dice e noi lo facciamo. Le passioni per lo sport e le donazioni a breve saranno a ‘costo zero’”.
Ci riuscirà?