Il nuovo Codice della Crisi dal 15 luglio

articolo a cura di:
Fabrizio Condemi
Fabrizio Condemi

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Il nuovo Codice della Crisi dal 16 maggio
Dal 15 luglio via il nuovo codice della Crisi d’Impresa

Uscire dalla Crisi d’Impresa: l’appellativo “fallimento” e “fallitousciranno per sempre dal vocabolario del legislatore in merito al vecchio codice fallimentare, ma non si tratta solo di nomenclatura, il focus del legislatore si sposta dal post mortem dell’azienda (il Fallimento, oggi “liquidazione Giudiziale”) all’ante mortem (in inglese: before death) ovvero a tutti quegli strumenti posti in essere per evitare la crisi.

  • Accordi di Ristrutturazione del debito;
  • I nuovissimi P.R.O. Piani di Ristrutturazione con Omologazione;
  • Composizione negoziata della Crisi

ma soprattutto, per i grossi debiti col Fisco (ed INPS) 

Prevenire è meglio che curare e lo dice anche il Tribunale

È di poche settimane fa la pronuncia del Tribunale di Viterbo (14 febbraio 2022), intervenuto in sede di conferma delle misure protettive invocate dall’imprenditore ma, evidentemente, la situazione di crisi dell’impresa appariva già da tempo irreversibile e non transitoria, anche in ragione della evidenza di un rilevante scaduto erariale, conseguentemente, il tribunale revocava le misure protettive, segnalando al pubblico ministero lo stato di insolvenza della ricorrente.

Il Nuovo Codice della Crisi modifica anche il Codice Civile!

L’Art. 2086 del Codice Civile, come modificato dal nuovo Codice della Crisi Fiscale d’impresa “invita” l’imprenditore a muoversi per tempo, dato che testualmente cita: “L’imprenditore, che operi in forma societaria o collettiva, ha il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa e della perdita della continuità aziendale, nonché di attivarsi senza indugio per l’adozione e l’attuazione di uno degli strumenti previsti dall’ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale.” 

È il momento di agire subito per uscire dalla crisi d’impresa!

E se anche il codice civile invita l’imprenditore ad agire, significa che è tempo di farlo affiancato dal professionista giusto. 

Affidarsi oggi e non domani a chi può mettere in campo la propria esperienza e la propria capacità di abbattere anche dell’85% (ed oltre) il carico fiscale pregresso, per consentire di dedicare tutte le proprie forze economiche al proprio mercato, ai propri dipendenti, ad onorare i propri impegni (e pagare gli affitti pur con incassi sempre più bassi), è una delle ultime soluzioni che rimangono con ancora le scorie di una pandemia (ancora non terminata) e sull’orlo di una crisi economica europea causa conflitto bellico in Ucraina… 

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