Stralcio “automatico” dei debiti: introduzione di nuovi modelli per gli enti pubblici

articolo a cura di:
Giulia D'Amato
Giulia D'Amato

pubblicazione:

stralcio automatico cartelle 1000 euro

Stralcio automatico delle cartelle

In merito allo stralcio parziale o totale previsto dal decreto Milleproroghe 2023, sono stati introdotti nuovi modelli utilizzabili da parte di enti pubblici diversi. Ossia: amministrazioni statali, agenzie fiscali, enti pubblici previdenziali.

L’Agenzia della Riscossione, infatti, in data 6 Marzo 2023, attraverso un comunicato pubblicato sul proprio sito internet istituzionale, ha indicato le istruzioni e i moduli aggiornati con le novità previste in relazione all’annullamento dei debiti fino a 1000 euro.

Da lunedì 6 marzo, infatti, è disponibile online il modulo che dovrà essere utilizzato dai diversi enti creditori, ossia amministrazioni statali, agenzie fiscali e enti pubblici previdenziali.

Ad esempio, per i Comuni è previsto che entro il 31 marzo 2023 venga comunicata dagli stessi la decisione di aderire allo stralcio “integrale” dei debiti fino a 1000 euro riferiti al periodo 2000-2015.

Stralcio automatico delle cartelle sotto i 1000 euro

Ricorda che la legge n. 14/2023 (legge di conversione del decreto predetto), ha esteso la possibilità anche per i Comuni di deliberare in relazione alla possibilità di annullare l’intero importo affidato alla riscossione.

La Legge di Bilancio, invece, in precedenza prevedeva, come opzione, solo la possibilità di annullare autonomamente le sanzioni e gli interessi (cd. stralcio parziale). Questo in assenza di un provvedimento contrario da parte dell’ente.

La legge di conversione in analisi ha anche introdotto lo slittamento dal 31 gennaio al 31 marzo 2023 del termine entro il quale gli enti predetti devono deliberare l’eventuale non applicazione dello stralcio “parziale”  e la successiva comunicazione del provvedimento all’agente della riscossione.

I moduli disponibili online, che dovranno essere inviati esclusivamente all’indirizzo di Posta elettronica certificata indicato nei moduli, insieme a una copia del provvedimento stesso, potranno essere utilizzati:

  • per la comunicazione del provvedimento di applicazione dello stralcio cd. parziale;
  • per i provvedimenti di diniego dell’annullamento parziale

Quindi, questo cosa implica?

Stralcio automatico cartelle: riepilogando, dunque, il decreto milleproroghe ha introdotto la possibilità per i Comuni di deliberare la non applicazione dello stralcio “parziale” dei carichi di importo residuo (alla data del 1° gennaio 2023) fino a mille euro e affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015.

Ricorda che per le multe stradali e le altre sanzioni amministrative (diverse da quelle per violazioni tributarie e degli obblighi contributivi e previdenziali) l’annullamento parziale riguarda gli interessi, comunque denominati. Mentre la sanzione, le spese per le procedure esecutive e per la notifica della cartella saranno interamente dovute.

Con il decreto in analisi, inoltre, è stata introdotta la possibilità per gli stessi enti di deliberare, sempre entro il 31 marzo 2023, di applicare lo stralcio “integrale” ai debiti di importo residuo, alla data del 1° gennaio 2023, fino a mille euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi da essi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 e quindi, come già previsto per le amministrazioni statali, agenzie fiscali ed enti pubblici previdenziali, di optare per l’annullamento di tutto l’importo residuo del carico.

Gli enti creditori, qualora decidano di approvare un provvedimento di diniego di stralcio parziale o di approvazione di stralcio integrale dei carichi, dovranno provvedere alla trasmissione all’agente della riscossione entro il termine del 31 Marzo.

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