Le prime mosse del Nuovo Governo, allo studio un Saldo e Stralcio per le Cartelle esattoriali fino a 3.500€

articolo a cura di:
Lodovico Poschi
Lodovico Poschi

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saldo e stralcio

Saldo e stralcio, è davvero una nuova possibilità?

Le elezioni politiche hanno sancito la vittoria del centrodestra e tra i progetti al vaglio del Nuovo Governo è previsto anche il taglio dell’80% del debito e il versamento del restante 20%.

Tra le misure in via di definizione sembra esserci anche una sanatoria sulle Cartelle Esattoriali fino a 3.000 3.500 euro come sostegno in vista del nuovo aumento di ottobre dei costi delle bollette di luce e gas.

Alla base di queste decisioni c’è l’obiettivo di riequilibrare i rapporti tra Fisco e contribuenti, che negli ultimi tempi sono stati piuttosto burrascosi.

La pandemia aveva sospeso l’invio di decine di migliaia di notifiche e oggi le casse dello Stato hanno bisogno di nuova linfa vitale.

Infatti l’obiettivo dichiarato dall’Agenzia delle Entrate era quello di riscuotere ben 14 miliardi di euro entro la fine del 2022.

Per questo motivo da settembre in poi abbiamo visto l’invio di circa 30.000 notifiche al giorno: un ritmo che sarà mantenuto fino alla fine dell’anno.

Il primo passo della strategia del Nuovo Governo di centrodestra prevede degli spunti interessanti, vediamoli insieme.

In arrivo un “saldo e stralcio” per le cartelle fino a 3.500 euro?

Si parla di una tregua fiscale per le Cartelle fino a 3.500 euro.

Un sostegno, insomma, a favore soprattutto delle famiglie cui probabilmente sarà indirizzato anche un nuovo maxi decreto per dare un aiuto sulle bollette di luce e gas. 

Per gli importi superiori, dunque la parte di debiti fiscali che riguarda le imprese, allo studio c’è la possibilità di allungare, e di molto, i termini della rateizzazione: addirittura fino a 10 anni. 

Ma come funziona? Secondo le prime indiscrezioni, il Saldo e Stralcio interesserebbe le Cartelle con debiti iscritti a ruolo fino a 3mila/3.500 euro. Le modalità di versamento allo studio sarebbero due:

  • il pagamento del 20% del debito, mentre il restante 80% verrebbe cancellato;
  • il pagamento dell’intera imposta maggiorata del 5%, in sostituzione di sanzioni e interessi.

Questa seconda opzione si riferirebbe alle Cartelle con importi superiori. Le Cartelle con debiti sotto i mille euro, invece, verrebbero direttamente cancellate. 

Debiti fuori controllo, in partenza 13 milioni di Cartelle

Una sanatoria così estesa potrebbe anche migliorare la situazione del magazzino dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, ingolfato ormai da anni con cartelle riferite a debiti inesigibili (cioè non riscuotibili, perché l’impresa è fallita per esempio, o il debitore è morto).

Ma resta l’allarme per una situazione che al momento rischia di esplodere. Uno studio pubblicato di recente ha fatto emergere che un’impresa su cinque non è in grado di rimborsare i propri debiti con il Fisco. 

E nel frattempo l’Agenzia delle Entrate non si ferma, anzi. Sono in partenza di più di 13 milioni di Cartelle da notificare tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023. 

Stesso leit-motiv sul fronte della riscossione con 2,5/3 milioni di intimazioni di pagamento Agenzia delle Entrate-Riscossione.

La transazione fiscale per ridurre il debito fino all’80%

C’è grande attesa per conoscere le mosse del Nuovo Governo e le soluzioni che decideranno di mettere in pratica su due punti fondamentali della Campagna Elettorale del centrodestra: la “rottamazione” e il “saldo e stralcio”.

Tuttavia, per gli imprenditori che hanno debiti superiori a 500 mila euro qualunque Rottamazione non sarà mai davvero risolutiva come la Transazione Fiscale.

Infatti da quando l’Agenzia delle Entrate non ha più il potere di veto nei confronti della Transazione Fiscale proposta dall’imprenditore siamo passati da una situazione di pericolo per un’azienda ad una grande opportunità da riuscire a cogliere. 

Questo strumento, che elimina anche pericolose conseguenze di carattere penale, è in grado di ridurre il Debito Fiscale e Commerciale superiore dell’80% e pagare il restante 20% in 4 o 5 anni. Ed oggi è davvero accessibile perché non occorre più l’assenso dell’ente riscossore per avere l’omologa dal Tribunale. 

La Transazione Fiscale è una grande conquista e sarà sempre più utilizzata dagli imprenditori che intendono chiudere i loro conti col Fisco e dare nuovo impulso alla propria azienda, tornando ad essere “Imprenditori liberi e contribuenti sani” come ama dire Carlo Carmine, presidente di CFC Crisi Fiscale d’Impresa . 

Infatti oltre a garantire continuità all’attività dell’impresa, conservando quindi posti di lavoro e senza interrompere la filiera dell’indotto, la Transazione Fiscale è in grado di restituire all’imprenditore la possibilità di far ripartire il proprio business e permettergli di tornare ad essere un valore aggiunto per la collettività.

Con un team esperto al tuo fianco, potrai Risolvere la Crisi Fiscale d’Impresa, fino a ridurre il debito fiscale e commerciale superiore a 500mila euro anche dell’80%, con la possibilità di pagare il restante 20% nell’arco di 4 o 5 anni.

Tutto questo è possibile grazie al Nuovo Codice di Luglio 2022, agli Accordi Ristrutturazione Ristrutturazione dei Debiti e ai Concordati preventivi con la Transazione Fiscale.

CFC Crisi Fiscale d’Impresa – eccellenza Forbes del Legal in Italia in ambito Tutela del Patrimonio e Gestione del debito Fiscale.

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