Questionario dell’Agenzia delle Entrate: cos’è e come mi devo comportare?

articolo a cura di:
Guglielmo Giuseppe Di Giovanni
Guglielmo Giuseppe Di Giovanni

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questionario Agenzia delle Entrate

Se vuoi scoprire tutti i segreti riguardanti il Questionario dell’Agenzia delle Entrate, non ti resta che leggere questo articolo.

Oggi vogliamo spiegarti tutto quello che dovresti sapere sul Questionario.

Innanzitutto devi sapere che, nella fase del controllo, il Fisco viene dotato dalla legge di diversi strumenti, più o meno invasivi. Questi strumenti posso essere utilizzati per controllare la regolarità “fiscale” del singolo contribuente.

Quindi per controllare che l’imprenditore sia regolare nei confronti del Fisco. In questi casi, si è soliti parlare di atti “istruttori” che precedono il futuro ed eventuale avviso di accertamento e sono finalizzati a far emergere l’evasione.

Il questionario dell’Agenzia delle Entrate: i segreti su come gestirlo

La domanda può quindi sorgere spontanea: come si fa a gestirlo? Come si può gestire il Questionario dell’Agenzia delle Entrate nel modo migliore?

La cosa fondamentale, è che tu non dimentichi mai che l’onere di provare l’esistenza dell’evasione fiscale, è sempre posto in capo all’Agenzia delle Entrate. Questo aspetto non sempre è scontato.

In questo articolo, comunque, ci soffermiamo sul c.d. questionario e sull’importanza di gestirlo nel modo corretto. La chiave giusta per risolvere ogni problema, è l’informazione.

Proviamo a sintetizzare il concetto, così che non sembri eccessivamente complesso: si tratta di una richiesta di documentazione, solitamente contabile, che il Fisco notifica al contribuente, di volta in volta selezionato (art. 32 del D.P.R. n. 600/1973).

Si potrebbe pensare quindi che non sia una cosa di cui preoccuparsi, che tutto si possa risolvere nella consegna di quanto richiesto dall’Agenzia delle Entrate. Ma non è così.

Da ricordare c’è il fatto che quasi mai il Fisco attiva la procedura di controllo in modo casuale. E questo è il punto.

La scelta del contribuente da accertare, infatti, è sempre mirata e giustificata da un potenziale “rischio” di evasione.

Un’occasione da non perdere, fatti aiutare dal professionista giusto

Se il Questionario dell’Agenzia delle Entrate non viene gestito nel modo corretto, potrebbe essere l’anticamera di un futuro avviso di accertamento. Quindi è bene essere pronti.

Al tempo stesso, potrebbe rivelarsi un’occasione. Se analizzato e interpretato al meglio, il questionario dell’Agenzia delle Entrate diventa la possibilità da non perdere per impostare, in anticipo, la tua strategia difensiva “preventiva”. E come diciamo tantissime volte, il tempo non è un amico in questi casi, poter quindi giocare d’anticipo, diventa fondamentale e, di per sé, già una strategia vincente.

Capire i motivi per cui il Fisco ha “puntato i riflettori” su un soggetto, è la base per poi agire di conseguenza e tutelarsi, prima che le cose diventino più serie.

In caso di Questionario dell’Agenzia delle Entrate, dinanzi a te avrai diverse opzioni da dover valutare, per capire se e in che modo rispondere alla richiesta del Fisco.

Scelta tutt’altro che banale, specialmente ove si consideri che i documenti non esibiti in risposta al questionario non potranno essere utilizzati a difesa del contribuente nelle successive fasi, quale, a esempio, quella contenziosa (art. 32, comma 3, del D.P.R. n. 600/1973).

Se ti trovi in questa situazione, l’aiuto di un professionista specializzato nel settore tributario farebbe la differenza. Il professionista analizzerebbe il Questionario dell’Agenzia delle Entrate, per poi successivamente stabilire e impostare la migliore strategia difensiva. Strategia che sarebbe da adottare poi in risposta a quanto richiesto dall’Agenzia delle Entrate.

Nella migliore delle ipotesi, infatti, potrai riuscire a evitare l’emissione dell’avviso di accertamento e a scongiurare il rischio del contenzioso tributario che si verrebbe a generare. Agire subito, come vedi, può fare la differenza.

Non devi, però, perdere tempo; per rispondere al Questionario dell’Agenzia delle Entrate, infatti, il Fisco concede, di regola, solo 15 giorni!

Il tempo stringe sempre di più.

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