Contributo a fondo perduto: come funziona e come fare domanda

articolo a cura di:
Giovanni Perilli
Giovanni Perilli

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Contributo a fondo perduto, Decreto Sostegni, Saldo e Stralcio, Rottamazione, Pace Fiscale, CFC legal, Carlo Carmine, Mario Draghi

Decreto Sostegni: Al via le domande per accedere al contributo a fondo perduto per imprese e professionisti  che hanno subìto un calo del fatturato

A partire dal 30 marzo e fino al 28 maggio 2021 è possibile presentare le istanze per accedere al contributo a fondo perduto  previsto dall’art. 1 del DL 41/2021 chiamato Decreto Sostegni

Pertanto, una sospirata boccata d’ossigeno per imprese e partite Iva schiacciate dalla crisi Covid. Chi ne farà richiesta riceverà o un indennizzo a fondo perduto o, in alternativa, dietro richiesta, un credito d’imposta

Le domande dovranno essere inviate all’Agenzia delle Entrate tramite i canali telematici o attraverso la piattaforma web messa a punto da Sogei fino al 28 maggio. Ma vediamo nel dettaglio la procedura.

Quali sono le misure a sostegno delle Imprese e delle Partite Iva in difficoltà?

A differenza delle precedenti versioni, la più grande novità è l’ampliamento dei potenziali beneficiari del contributo. Infatti, il contributo è stato esteso a tutte le Partite Iva attive, professionisti e imprese, senza differenziazione per categorie. Spariscono quindi le differenziazioni per codice ateco.

Innanzitutto,  le condizioni da verificare per poter accedere al contributo sono due:

  1. che l’ammontare dei compensi percepiti o dei ricavi prodotti nel 2019 non sia superiore a 10 milioni di euro;
  2. che l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 sia inferiore almeno del 30% dell’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2019. 

Pertanto, per completezza vi suggeriamo di controllare i requisiti utilizzando i chiarimenti offerti dall’Agenzia delle Entrate nelle circolari n. 15/E e n. 22/E del 2020.

A quanto ammonta il nuovo contributo e come sarà calcolato?

Il contributo è determinato applicando una percentuale alla differenza tra:

  • l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020;
  • l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2019.

Ecco una semplice slide in cui vi illustriamo i parametri per il calcolo:

Calcolo contributo a fondo perduto

In sostanza, il nuovo contributo è calcolato:

  • partendo da fatturato e corrispettivi dell’anno 2020 e dell’anno 2019;
  • dividendo per 12 (mesi) il fatturato del 2020 e quello del 2019, ottenendo così l’ammontare medio mensile del fatturato dell’anno;
  • calcolando la differenza tra i suddetti importi;
  • applicando a tale differenza la percentuale prevista a seconda della fascia di reddito 2019 in cui si trova il soggetto che intende fruire dell’agevolazione.
Come fare per ottenerlo?

Per ottenere il contributo sarà obbligatorio presentare esclusivamente in via telematica, sia in proprio che tramite un intermediario, un’istanza all’Agenzia delle Entrate con l’indicazione della sussistenza dei requisiti richiesti e della modalità prescelta di attribuzione del contributo. A tal riguardo è stato pubblicato il Provvedimento del Direttore dell’ Agenzia Entrate 29.3.2021 n. 82454,  con le istruzioni per la richiesta del contributo.

Ricordiamo che la domanda dovrà essere presentata entro e non oltre il 28 Maggio 2021.

Nel caso si avessero i requisiti per ottenere il contributo, questo verrà erogato dall’Agenzia delle Entrate in due modalità alternative: bonifico o credito d’imposta

A tal riguardo si evidenzia come la scelta, che è irrevocabile, debba essere ben valutata, tenuto conto che, in alcuni casi, la scelta del credito d’imposta potrebbe risultare più conveniente e rapida rispetto al bonifico, si pensi a:

  1. necessità di compensazione urgente nel modello F24 di tributi e/o contributi per la regolarizzazione previdenziale, al fine del rilascio DURC;
  2. possibile presenza di pignoramenti sul conto corrente;

solo per fare alcuni esempi.

Comunque, viene chiarito che questo non concorrerà alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi.

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